POLITICA PER CARITA-S

Parlando di immigrazione c’è da notare che finalmente anche i “grillini” hanno gettato la maschera in merito alla loro “sinistra” influenza sul tema. Seppur Beppe Grillo abbia ben bacchettato i suoi “senatori” dalle righe del proprio blog, non c’è da escludere l’atteggiamento di chi è abituato a far buon viso a cattivo gioco, in questo caso nel contesto del dibattito sull’abolizione del “reato di clandestinità”.

La questione va presa in serio esame in quanto anche le sedicenti “democrazie d’eccellenza” adottano misure molto severe in tema di clandestinità. Gli USA sopra tutti.

Il ruolo del Ministro per l’Integrazione però pare sia solo quello di trattare con assoluto garantismo l’invasione terzomondista verso un paese come l’Italia, già colpito a una fortissima crisi economica. Questo solo per alimentare uno scontro culturale dai risvolti molto pericolosi, così da estinguere definitivamente quel residuo di orgoglio nazionale rimasto agli italiani.Leggi che penalizzano gli autoctoni a favore degli immigrati; in un processo iniziato verso gli inizi degli anni ’90 grazie alla ignobile “legge Martelli”, oggi impunemente libero da responsabilità, pur a conoscenza, secondo sua ammissione, degli intrallazzi Stato-Mafia, si è passati alla famosa “legge Mancino” buona per tutte le stagioni e per tutte le problematiche sociali.Nel mezzo una forte maggioranza di Centrodestra capace di promulgare solamente una Bossi-Fini, quale grande sanatoria sebbene qualche paletto sia stato realmente posto al fenomeno.

Sicuramente però non l’auspicata azione di Governo a tutela del primato degli italiani.

Le vicende odierne originano proprio dalla mancanza di coraggio nel non aver affrontato ieri, forti di una invidiabile maggioranza, un fenomeno come l’immigrazione; lasciato nelle mani della sola Lega Nord, con tutti i suoi limiti.
Occorre uscire da certe schematiche ed affrontare il fenomeno in forma diretta, monitorando militarmente le nostre acque anziché far girovagare parte della Marina Italiana per i mari del Golfo Persico. Stipulare accordi bilaterali con i paesi del nord-Africa anziché andarli inutilmente a bombardare per soddisfare interessi altrui. Adottare politiche di forte scoraggiamento anziché professare l’esasperata accoglienza tipica della sinistra cattocomunista affetta da un ipocrita umanitarismo di facciata ed in nome di una carità-s pagata però lautamente, in soldi veri, dallo Stato Italiano.

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