Comunicato stampa del 14.03.2018

Apprendiamo con stupore, ma non troppo, l’entrata in vigore del cosiddetto “patentino antifascista” a Reggio Emilia, una sorta di lista di proscrizione attraverso il quale il comune si pone come giudice assoluto su chi possa o meno utilizzare spazi pubblici, richiedere permessi o svolgere qualsiasi attività.
Metro di giudizio di questo folle provvedimento sarà il “livello” di antifascismo o almeno, che il livello di “pericolo fascista” non superi una determinata soglia .
Già in molte città italiane si è operato a proporre provvedimenti simili, ovviamente con scarsi risultati, ma i paladini della libertà reggiani (De Lucia in primis) mantengono fedelmente il fronte combattendo a spada tratta gli spettri che loro stessi agitano tralasciando i problemi principali per i cittadini nel 2018 (duemila – diciotto: 73 anni dopo la caduta del Fascismo) . 
Da oggi chiunque voglia usufruire degli spazi comunali verrà ideologicamente giudicato da lor signori: una grande vittoria per i  commissari politici del soviet emiliano!
Tirando le somme alla luce dei risultati (disastrosi) della tornata elettorale e della ancor di più magra figura dei centri (non troppo) sociali italiani in questi ultimi mesi è oramai sotto gli occhi di tutti come l’escalation di violenza e di piccolo terrorismo siano ormai fuori controllo.
Una campagna elettorale all’insegna dei pestaggi, delle devastazioni, delle bombe e delle violenze nei confronti di chi non facesse parte di questa cerchia di eletti, ma soprattutto protetti, a difesa dell’antifascismo.
La risposta a questi mesi di violenze a senso unico è stata una sola e inequivocabile dalle altisonanti voci della sinistra : ANTIFASCISMO! 
con partiti e sindacati ben posti a protezione degli eventuali colpevoli, pronti a giustificare o ad alimentare i fuochi della provocazione .
Non ultimo il caso di Firenze con un susseguirsi di minacce culminate (al momento) con l’imbrattamento della sede di “casaggì” in attesa della manifestazione antifascista dei prossimi giorni.
Allora alla luce di questo chiediamo al De Lucia e a tutti i compagni del soviet (capeggiati dal non vedo, non sento e non parlo sindaco Vecchi) da che parte stia la violenza gratuita? Da che parte stiano le devastazioni?
I fatti di cronaca parlano chiaro in questi mesi.
Evidentemente le vostre orecchie rimangono sorde perché sulla gogna, da tanti anni ci sono sempre gli stessi !!
Piena solidarietà ai ragazzi di Casaggì e a tutti i militanti politici che con compostezza, rigore,disciplina hanno risposto con intelligenza  alla canea al guinzaglio dei potenti .
Progetto Nazionale “Mutinae et Regii”

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